martedì 9 luglio 2024

Only the Strong Survive, Bruce Springsteen

Puntuale arriva il momento per rockstar e popstar di incidere un album di cover. L'hanno fatto Phil Collins, Paul McCartney, perfino i nostrani Pooh e molti altri.

Di solito accade quando gli artisti arrivano, per citare il grande Lucio Dalla, "a una certa età". Forse entrano in gioco il fattore nostalgia, una certa inevitabile stanchezza compositiva, o magari la semplice voglia di divertirsi con la musica che ascoltavano in gioventù.

Forse è questa la chiave di ascolto per l'album Only the Strong Survive del "Boss" Bruce Springsteen pubblicato nell'autunno del 2022: divertirsi e, possibilmente, divertire il suo pubblico riproponendo a mò di lussuoso karaoke brani soul e r&b.

Certo, non sempre la sua voce, roca e graffiante, si sposa al meglio con brani lontani dalla sua vocalità e in quei casi si finisce per rimpiangere le versioni originali. È il caso ad esempio di Nightshift dei Commodores o della mitica Don't play that song di B. E. King.

Ma nel complesso l'album è piacevole da ascoltare, ben suonato e arrangiato con grande cura. Forse non ha lasciato il segno nella vasta produzione del grande cantautore (e gli ultimi album sono di livello notevole), ma rimane pur sempre molto al di sopra della maggior parte della musica di plastica contemporanea, a base di noiosi auto-tune e campionamenti furbastri a go-go.



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