giovedì 7 agosto 2025

"Help!" dei Beatles compie 60 anni

"Help!" compie gli anni: quando i Beatles iniziarono a crescere davvero


Era l'agosto del 1965 quando usciva Help!, quinto album in studio dei Beatles. Un disco troppo spesso sottovalutato, magari oscurato dalla rivoluzione psichedelica che verrà solo un paio d'anni dopo, ma che segna un passaggio fondamentale nella storia dei Fab Four.


Con Help!, John, Paul, George e Ringo iniziano ad abbandonare la spensieratezza degli esordi e a sperimentare nuove soluzioni musicali e tematiche più personali. Non è ancora Revolver, certo, ma è già molto oltre A Hard Day’s Night. Basta ascoltare You’ve Got to Hide Your Love Away, con quel flauto dolente e la voce solista che sanno di Bob Dylan, o Ticket to Ride, con la sua andatura lenta e ipnotica, per accorgersi che qualcosa sta cambiando.


È anche il disco di Yesterday, il primo vero brano “solo” di Paul, già proiettato verso territori sonori tutti suoi. E non dimentichiamo che George Harrison firma qui due canzoni, timido ma deciso a uscire dall’ombra dei due giganti Lennon-McCartney.


Il brano che dà il titolo all’album, Help!, sembra a prima vista solo un altro pezzo orecchiabile da classifica. In realtà è molto di più. John Lennon lo scrisse in un momento di forte crisi personale, quando la fama travolgente dei Beatles iniziava a fargli sentire un vuoto interiore profondo. È una richiesta d’aiuto vera, sincera, quasi disperata — nascosta sotto una melodia accattivante. Lo disse lui stesso, anni dopo: avrebbe voluto registrarla più lentamente, per farne emergere il tono malinconico. Ed è proprio questo contrasto tra musica vivace e parole tormentate a fare della canzone un piccolo capolavoro di ambiguità emotiva. Tra l'altro mantiene inalterata tutta la sua carica d'energia, ancora oggi, in questo nostro 2025 dilaniato da confltti, carestie e disastri climatici. La richiesta d'aiuto urlata nel brano non potrebbe essere più attuale.


Insomma, Help! è il punto in cui i Beatles cominciano a guardarsi dentro, ad allargare lo sguardo, a costruire quel ponte che li porterà al capolavoro di Revolver e oltre. Un album di transizione? Forse. Ma che transizione straordinaria.






Sangue sulle mani di Trump

L’America piange l’omicidio di Charlie Kirk,  influencer e attivista del movimento Maga e amico-consigliere di Donald Trump . Un delitto che...