giovedì 11 dicembre 2025

L'uomo di neve

L’uomo di neve (2017) è un thriller cupo e glaciale che punta tutto sull’atmosfera nordica e sulla forza del suo protagonista. 

Michael Fassbender, ancora una volta, conferma la sua statura attoriale con un’interpretazione intensa e tormentata: il suo detective Harry Hole è un uomo ferito, svuotato, ma ancora testardamente aggrappato al proprio lavoro. La sua presenza scenica è ciò che dà solidità al film, soprattutto quando la narrazione sembra sfilacciarsi.



È proprio la sceneggiatura il punto debole dell’opera: pur partendo da un romanzo strutturato e ricco di colpi di scenail film sembra perdersi tra linee narrative che si intrecciano senza mai trovare un vero equilibrio. Alcuni personaggi appaiono e scompaiono con poca motivazione, e la progressione del mistero risulta discontinua, lasciando una certa sensazione di confusione.


Nonostante ciò, L’uomo di neve non è privo di fascino. Le ambientazioni gelide, il ritmo comunque serrato e la fotografia di grande effetto riescono a creare momenti di autentica tensione. È un film che intrattiene e cattura l’occhio, pur lasciando un po’ di amarezza per ciò che sarebbe potuto essere con una sceneggiatura più coesa.


Ne consiglio la visione soprattutto a chi ama i noir nordici e a chi non vuole perdersi un’altra solida interpretazione di Fassbender. Segnalo anche che nella pellicola compare anche il compianto Val Kilmer, qui in una notevole interpretazione, crepuscolare e sofferta.



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