lunedì 8 dicembre 2025

Il nuovo caos globale: Trump, Putin e l’Europa sovranista

Il nuovo “disequilibrio” mondiale non nasce da un terremoto geopolitico improvviso, ma da un lento slittamento dei pesi e delle leve del potere globale. L’epicentro è facilmente individuabile: la Casa Bianca tornata nelle mani del sempre più instabile Donald Trump. Ma questa volta l’uomo del “vento nuovo” non sembra essere un protagonista autonomo; appare piuttosto come un amplificatore di spinte esterne, il più evidente dei quali risponde al nome di Vladimir Putin.


Il presidente russo non ha bisogno di invadere per destabilizzare: gli è sufficiente spingere, orientare, insinuarsi nelle fratture dell’Occidente. E Trump, nel suo bisogno ossessivo di consenso e di riconoscimento, offre alla Russia un varco ideale: la promessa di un’America chiusa, isolazionista, rissosa con i propri alleati e accomodante con chi la minaccia.


Su questo scenario si innesta il sostegno entusiasta delle destre sovraniste europee: leader che sognano confini rialzati, frontiere rigide, identità muscolari, un’Europa sempre più debole, disunita e docile. Il loro tifo per Trump non è solo ideologico; è un investimento strategico. Una superpotenza che abbandona il campo atlantico e rinuncia a proteggere l’idea stessa di democrazia liberale fa comodo a chi vuole ribaltare gli equilibri dell’Unione, ridimensionare Bruxelles e riabilitare gli egoismi nazionali.


Il risultato è un nuovo disordine globale. Non un conflitto acceso, ma una dissolvenza progressiva: la NATO disorientata, l’Europa balbettante e spaurita, costretta a ridefinire da sola la propria sicurezza, la Cina pronta a riempire gli spazi lasciati vuoti e i regimi autoritari che alzano la voce, percependo una leadership occidentale fragile e permeabile.


Quello che sembra un passaggio temporaneo rischia di diventare una fase storica: un vuoto di responsabilità che non crea equilibrio alternativo, ma soltanto un enorme squilibrio. Perché quando a decidere il destino di un continente sono un bugiardo bancarottiere ex reality-star, un autocrate abituato a manipolare e apparati politici europei che sognano un ritorno al nazionalismo muscolare, allora non si ha un nuovo ordine: si ha un nuovo caos. Sarà molto difficile — e molto doloroso — rimettere insieme i pezzi.

Live God: Nick Cave & The Bad Seeds dal vivo, pura meraviglia

Ho appena finito di ascoltare Live God  di Nick Cave & The Bad Seeds e, ragazzi, che viaggio! Questo doppio album dal vivo è una testim...