martedì 23 dicembre 2025

Dream Scenario, un film (quasi) riuscito

Dream Scenario è un film curioso, spiazzante, capace di affascinare e irritare nello stesso momento. L’idea di partenza è eccellente: un uomo qualunque che, senza alcuna spiegazione, comincia ad apparire nei sogni di milioni di persone. Una metafora potente, che gioca con la fama improvvisa, l’esposizione mediatica e il meccanismo perverso della viralità contemporanea.

La prima parte funziona molto bene. Il tono è inquieto ma anche ironico, la regia costruisce un crescendo di disagio e la sceneggiatura riesce a rendere credibile l’assurdo, trasformando l’onirico in una forma di realismo distorto. Qui il film sembra avere davvero qualcosa da dire, e lo fa con intelligenza.


Gran parte del merito è di Nicolas Cage, semplicemente straordinario. Il suo Paul Matthews è patetico, fragile, ridicolo e tragico insieme. Cage lo interpreta con misura e malinconia, scegliendo una sottrazione efficace, lontana dagli eccessi caricaturali che talvolta lo hanno contraddistinto. Anche l’aspetto fisico — dimesso, trasandato, quasi repellente — contribuisce a rendere il personaggio perfettamente coerente con la sua deriva.


Peccato però che, arrivati al finale, Dream Scenario sembri non sapere bene dove andare a parare. Il film accumula temi — colpa, responsabilità, identità, punizione collettiva — senza riuscire davvero a tirarne le fila. La conclusione appare affrettata e poco incisiva, lasciando una sensazione di trama irrisolta, come se l’opera rinunciasse proprio sul più bello a una presa di posizione chiara.


Resta quindi un film interessante, stimolante, a tratti brillante, a metà strada tra l'horror e la fantascienza, ma incompiuto. Un sogno affascinante che, al risveglio, lascia addosso più domande che emozioni davvero compiute.




Buon Natale / Merry Christmas