Trump, il presidente pazzo degli Stati Uniti, inanella una sequenza di mosse sciagurate, che rasentano il delirio politico. Il fallimentare incontro con Putin, che lo ha lasciato isolato e screditato; il “finto” summit con Zelensky e i leader europei, privo di sostanza e ridotto a una passerella d’immagini; le improvvisazioni autoritarie su Washington, più simili a colpi di teatro che a scelte di governo.
A questo si aggiunge l’annunciata imposizione di dazi sui mobili importati, un provvedimento tanto assurdo quanto inutile, che rivela un’idea di politica economica ridotta a slogan.
Il tutto accompagnato da uno stato mentale che appare sempre più alterato: un mix pericoloso di arroganza e confusione che non promette nulla di buono per gli Stati Uniti e per il mondo.

