Il recente discorso del "presidente pazzo" Donald Trump al Congresso rappresenta un pericoloso mix di disinformazione, minacce e affermazioni assurde che non possono passare inosservate. In un'ora e 40 minuti di delirante autocelebrazione, Trump ha dimostrato ancora una volta la sua totale mancanza di rispetto per la verità e per le istituzioni democratiche.
Innanzitutto, il presidente ha vantato l'introduzione di dazi contro partner commerciali storici come Canada e Messico, spacciandoli come misure a tutela dell'economia americana. Questa politica protezionistica non solo è miope, ma rischia di isolare ulteriormente gli Stati Uniti sul piano internazionale, danneggiando sia i consumatori che le imprese americane.
Non contento, Trump ha annunciato l'intenzione di "riprendersi" la Groenlandia e il Canale di Panama, dimostrando una pericolosa tendenza all'espansionismo e all'ingerenza negli affari di altre nazioni. Queste dichiarazioni non solo sono irrealistiche, ma alimentano tensioni geopolitiche inutili e dannose.
In tema di politica interna, il presidente ha attaccato duramente le politiche di diversità e inclusione, mostrando un palese disprezzo per i valori fondamentali di uguaglianza e rispetto. Questa retorica divisiva mina la coesione sociale e alimenta odio e discriminazione.
Ma forse l'aspetto più inquietante del discorso è stato l'atteggiamento nei confronti dell'Ucraina. Dopo aver criticato aspramente il presidente Zelensky, Trump ha letto una lettera in cui il leader ucraino si dice pronto a negoziare la pace, lasciando intendere una possibile svendita degli interessi ucraini per favorire la Russia.
Le reazioni al discorso sono state emblematiche: mentre i repubblicani applaudivano entusiasti, molti democratici hanno protestato apertamente, con alcuni che hanno abbandonato l'aula in segno di dissenso. Il deputato Al Green è stato addirittura allontanato per aver osato interrompere il presidente, evidenziando un clima di crescente intolleranza verso le voci critiche.
È evidente che Trump e la sua corte di pericolosi incompetenti stanno trascinando gli Stati Uniti verso un baratro. È imperativo che vengano rimossi dalla Casa Bianca al più presto, per il bene della democrazia e della stabilità mondiale.
