C’è una parola che ormai infesta gli spot radiofonici e televisivi come un virus: wow! Qualunque cosa venga pubblicizzata – auto, dentifrici, prestiti, biscotti – deve necessariamente suscitare un wow estasiato, come se l’umanità intera non aspettasse altro che l’ennesimo yogurt con “gusto irresistibile” o un’offerta telefonica “incredibile”.
Ma davvero pensano che siamo tutti degli esaltati senza criterio? Che ogni minima novità meriti questa reazione da influencer sotto steroidi? Il risultato è che ormai wow non significa più nulla. Anzi, fa venire voglia di cambiare canale.
Possiamo tornare a parlare normalmente, senza urlare meraviglia per ogni banalità? Chissà.
