martedì 16 luglio 2024

Adagio, di Stefano Sollima


In Adagio, Stefano Sollima ci immerge in una Roma che non abbiamo mai visto prima, trasformata in una metropoli claustrofobica e notturna. La capitale diventa un luogo oscuro e opprimente, dominato da una calura soffocante e da un incendio perenne che ne avvolge ogni angolo. 

La fotografia del film è straordinaria nel catturare la tensione e l'inquietudine di una città che sembra bruciare dall'interno. Le strade vuote e le ombre lunghe contribuiscono a creare un senso di isolamento e paura, dove ogni vicolo nasconde pericoli e segreti. Roma, con i suoi monumenti e le sue rovine, si trasforma in una sorta di Gotham City italiana, un labirinto urbano che riflette le angosce e i conflitti dei suoi abitanti, spesso disperati e senza futuro.


Il caldo opprimente è quasi palpabile e trasmette allo spettatore una sensazione di soffocamento e impotenza. Questo clima estremo diventa un personaggio a sé stante, influenzando le azioni e le decisioni dei protagonisti. La città in fiamme è una metafora potente del caos e della distruzione che incombono sui personaggi, amplificando la tensione narrativa.


Un elemento distintivo di "Adagio" è la sfumatura morale dei suoi personaggi, dove il confine tra bene e male sembra sparire. Ogni personaggio è complesso e sfaccettato, rendendo difficile distinguere chiaramente gli eroi dai villain. Questa ambiguità morale aggiunge profondità alla narrazione e costringe lo spettatore a riflettere sulle scelte e le motivazioni dei protagonisti.



Gli attori sono straordinari, dando vita a interpretazioni intense e convincenti. Pierfrancesco Favino, Toni ServilloValerio Mastandrea e Adriano Giannini, qui quasi irriconoscibili, guidano un cast eccezionale, dimostrando una capacità incredibile di esprimere emozioni complesse e di muoversi in un contesto così oppressivo. La loro presenza scenica contribuisce in modo significativo a creare un'atmosfera autentica e coinvolgente, rendendo ancora più palpabile il dramma che si sviluppa sullo schermo.


Un altro elemento che merita una menzione speciale è la colonna sonora, dei Subsonica. La loro musica, con toni elettronici e ritmi pulsanti, si integra perfettamente con l'atmosfera del film, amplificando la tensione e il senso di oppressione. La colonna sonora non solo accompagna le immagini, ma le esalta, aggiungendo un ulteriore strato di emozione e coinvolgimento.


Sollima riesce a creare un'atmosfera unica, in cui ogni dettaglio visivo e sonoro contribuisce a un'esperienza cinematografica immersiva e disturbante. Adagio non è solo un thriller, ma una riflessione sulla decadenza e la violenza che possono annidarsi nel cuore di una grande città. La Roma di Sollima è un luogo senza tempo, dove passato e presente si fondono in una spirale di pericolo e mistero.


Il film di Stefano Sollima è un'opera che merita di essere vista non solo per la sua trama avvincente, ma anche per la straordinaria rappresentazione di una Roma gotica e minacciosa. Un film che ci ricorda come il cinema possa trasformare e reinventare anche i luoghi più familiari, offrendoci nuove prospettive e emozioni.

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