sabato 22 novembre 2025

Indimenticabile Ornella: un ricordo di Ornella Vanoni

La prima volta che vidi Ornella Vanoni dal vivo fu nel 1985, durante la fortunatissima tournée con Gino Paoli, da cui fu tratto anche un ottimo album dal vivo. Ebbi la fortuna di assistere a una delle date più riuscite, al Teatro Sistina di Roma. Una serata splendida, carica di atmosfera, in cui la complicità tra i due si mescolava a una musica elegante, calibrata, capace di alternare malinconia e ironia. Proprio l’ironia — fulminea, disarmante — fu ciò che più mi colpì di Ornella quella sera: la sua abilità nel giocare con il pubblico, nel ribaltare una pausa o una battuta, nel trasformare ogni attimo in scena viva.

Anni dopo, ebbi modo di intervistare Mario Lavezzi, musicista e compositore geniale, che la seguì soprattutto negli ultimi anni, curandone la produzione musicale e i concerti. Ne parlava con grande affetto e ammirazione: riconosceva in lei un rigore professionale raro, una curiosità mai spenta e una voce che, pur attraversando decenni, continuava a reinventarsi senza perdere identità.

La Vanoni è stata un’artista completa, una figura capace di travalicare le mode con naturalezza. Negli anni Settanta e Ottanta fu anche un’icona sexy, un ruolo che interpretava con leggerezza, autoironia e una consapevolezza molto moderna. Sempre un passo oltre, sempre un po’ altrove rispetto alle convenzioni.

Per chi, come me, ha avuto il privilegio di vederla su un palco come quello del Sistina in quella stagione irripetibile, resta soprattutto questo: un ricordo vivido, elegante, ironico, inconfondibile: proprio come lei.

Indimenticabile Ornella: un ricordo di Ornella Vanoni

La prima volta che vidi Ornella Vanoni dal vivo fu nel 1985, durante la fortunatissima tournée con Gino Paoli, da cui fu tratto anche un ot...