martedì 11 novembre 2025

Prigionieri del cielo, un film archetipico



Prigionieri del cielo (1954) è considerato a buon diritto il capostipite del filone dei film catastrofici ambientati in aereo, genere che avrebbe conosciuto grande fortuna negli anni successivi con varie pellicole della serie Airport. Diretto con mano sicura ma senza guizzi, il film racconta di un volo di linea che, a causa di un guasto e di una serie di sfortunate circostanze, si trasforma in una drammatica odissea tra le nuvole.

La tensione di fondo è ben costruita e l’ambientazione claustrofobica mantiene viva l’attenzione, ma la sceneggiatura si perde un po’ troppo spesso nei lunghi ritratti dei vari passeggeri, con dialoghi e sottotrame che allungano il brodo e finiscono per smorzare il ritmo della vicenda principale.

Curiosamente, non c’è un vero protagonista: il film è corale, e anche la presenza di John Wayne, qui in una prova particolarmente misurata, non basta a imporre un centro narrativo saldo. Resta comunque un’opera di indubbio interesse, capace di coniugare abilità tecnica e un embrionale senso del disastro imminente che farà scuola nel cinema catastrofico degli anni a venire.



Prigionieri del cielo, un film archetipico

Prigionieri del cielo  (1954)  è considerato a buon diritto il capostipite del filone dei film catastrofici ambientati in aereo, genere che ...