Non lasciatevi ingannare dalla ricca messe di Oscar e premi assortiti vinti dal film di Christopher Nolan: Oppenheimer non è quel capolavoro che molti credono. Del resto anche il grande John Carpenter ha espresso un giudizio assai tiepido sull'opera.
E non a torto, a mio avviso, perché, se è vero che la pellicola vanta un cast di attori importanti e talentuosi (tra loro a mio avviso il migliore è Robert Downey JR), che riescono a dare vita ai loro personaggi in modo convincente, tuttavia il loro impegno e la loro bravura non riescono a compensare le tante lacune della narrazione.
Il regista Christopher Nolan dimostra ancora una volta la sua abilità nel dirigere gli attori e nel creare scene visivamente mozzafiato. Tuttavia, la sua incapacità di raccontare in maniera lineare ed esauriente la storia del progetto Oppenheimer risulta evidente.
La trama è frammentata e dispersiva, mancando di una chiara direzione narrativa. Insomma, quelli che sono problemi tipici del cinema di Nolan in questo film sono ancora più evidenti che nei film precedenti. Già Tenet mostrava la scarsa capacità del regista di gestire correttamente una trama troppo complessa e arzigogolata per risultare appena comprensibile allo spettatore, ma qui si va oltre.
Inoltre, il personaggio di Oppenheimer rimane poco sviluppato, al di là della recitazione di un ispirato Cillian Murphy. Le sue motivazioni e i conflitti interiori non vengono approfonditi a sufficienza, lasciando lo spettatore con più domande che risposte. Questo rende difficile empatizzare con il protagonista e non giova alla piena comprensione del suo ruolo nella storia.
Nonostante gli sforzi degli attori e gli indubbi meriti tecnici del regista, Oppenheimer pecca per una narrazione disorganizzata e per la mancanza di approfondimento dei personaggi e delle tematiche affrontate.
Ottima la colonna sonora classicheggiante del grande Hans Zimmer, che spesso "salva" il film, infondendogli vita ed emozione che altrimenti non avrebbe se non (molto) sotto traccia.
Si tratta di un film che, purtroppo, non riesce a soddisfare tutte le aspettative e lascia con un senso di insoddisfazione e confusione. Intendiamoci, va visto certamente, ma... con cautela!