martedì 30 luglio 2024

MareNero24: un mare nero di ebook in promozione

Con l’estate torna la conveniente promozione MareNero24 di Nero Press Edizioni, valida fino al primo settembre e dedicata al digitale. 

Ben venti i titoli in promozione, alcuni disponibili sugli store on line solo da pochi giorni.

La pagina della promozione, con l'elenco dei titoli in offerta.



domenica 28 luglio 2024

L'amico di famiglia

L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino è un film del 2005 che, con il suo stile inconfondibile, cattura l'attenzione e l'immaginazione del pubblico. La pellicola racconta la storia di Geremia de' Geremei, un usuraio dal carattere bizzarro e solitario, che incarna la complessità e l'ambiguità morale dell'essere umano. 

La performance di Giacomo Rizzo nel ruolo principale è magistrale, rendendo il personaggio affascinante e repulsivo allo stesso tempo. Oltretutto l'attore, così conciato, presenta un'impressionante somiglianza con l'indimenticabile Charles Bukowski.


Uno degli aspetti più positivi del film è la sua estetica visiva. Sorrentino, come al solito, utilizza una cinematografia ricca e stilizzata per creare un'atmosfera unica, intrisa di surrealismo e poesia. La colonna sonora, curata da Teho Teardo, completa perfettamente l'ambiente suggestivo del film, sottolineando i momenti più intensi con delicatezza e precisione.

Tuttavia, L'amico di famiglia non è privo di difetti. A tratti la trama è  frammentata e poco lineare, con una narrazione che a tratti sembra perdersi in digressioni stilistiche. Inoltre il tono grottesco e la rappresentazione di alcuni personaggi possono risultare eccessivamente caricaturali, rendendo difficile empatizzare con essi.

In conclusione, si tratta di un'opera che dimostra il talento di Sorrentino nel creare mondi cinematografici ricchi e complessi. Nonostante alcune scelte narrative a mio parere non riuscitissime, il film rimane un'esperienza visiva e emotiva intensa, capace di lasciare un segno duraturo nello spettatore.

sabato 27 luglio 2024

Il ritorno trionfante di Cèline Dion

La divina Cèline Dion ha impreziosito la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici 2024 di Parigi con una esibizione che credo di non esagerare nel definire commovente ed eroica. 

Sì, eroica, poiché la grande cantante non si esibiva più in pubblico a causa della grave malattia che l'ha colpita anni fa. Ebbene, la Dion ha cantato l'Hymne à l'amour di Edith Piaf sulla terrazza della Tour Eiffel con un'intensità e un coinvolgimento tali da regalarci la consolante illusione che l'arte e la passione possano sfidare e trascendere tutte le avversità.



martedì 16 luglio 2024

Adagio, di Stefano Sollima


In Adagio, Stefano Sollima ci immerge in una Roma che non abbiamo mai visto prima, trasformata in una metropoli claustrofobica e notturna. La capitale diventa un luogo oscuro e opprimente, dominato da una calura soffocante e da un incendio perenne che ne avvolge ogni angolo. 

La fotografia del film è straordinaria nel catturare la tensione e l'inquietudine di una città che sembra bruciare dall'interno. Le strade vuote e le ombre lunghe contribuiscono a creare un senso di isolamento e paura, dove ogni vicolo nasconde pericoli e segreti. Roma, con i suoi monumenti e le sue rovine, si trasforma in una sorta di Gotham City italiana, un labirinto urbano che riflette le angosce e i conflitti dei suoi abitanti, spesso disperati e senza futuro.


Il caldo opprimente è quasi palpabile e trasmette allo spettatore una sensazione di soffocamento e impotenza. Questo clima estremo diventa un personaggio a sé stante, influenzando le azioni e le decisioni dei protagonisti. La città in fiamme è una metafora potente del caos e della distruzione che incombono sui personaggi, amplificando la tensione narrativa.


Un elemento distintivo di "Adagio" è la sfumatura morale dei suoi personaggi, dove il confine tra bene e male sembra sparire. Ogni personaggio è complesso e sfaccettato, rendendo difficile distinguere chiaramente gli eroi dai villain. Questa ambiguità morale aggiunge profondità alla narrazione e costringe lo spettatore a riflettere sulle scelte e le motivazioni dei protagonisti.



Gli attori sono straordinari, dando vita a interpretazioni intense e convincenti. Pierfrancesco Favino, Toni ServilloValerio Mastandrea e Adriano Giannini, qui quasi irriconoscibili, guidano un cast eccezionale, dimostrando una capacità incredibile di esprimere emozioni complesse e di muoversi in un contesto così oppressivo. La loro presenza scenica contribuisce in modo significativo a creare un'atmosfera autentica e coinvolgente, rendendo ancora più palpabile il dramma che si sviluppa sullo schermo.


Un altro elemento che merita una menzione speciale è la colonna sonora, dei Subsonica. La loro musica, con toni elettronici e ritmi pulsanti, si integra perfettamente con l'atmosfera del film, amplificando la tensione e il senso di oppressione. La colonna sonora non solo accompagna le immagini, ma le esalta, aggiungendo un ulteriore strato di emozione e coinvolgimento.


Sollima riesce a creare un'atmosfera unica, in cui ogni dettaglio visivo e sonoro contribuisce a un'esperienza cinematografica immersiva e disturbante. Adagio non è solo un thriller, ma una riflessione sulla decadenza e la violenza che possono annidarsi nel cuore di una grande città. La Roma di Sollima è un luogo senza tempo, dove passato e presente si fondono in una spirale di pericolo e mistero.


Il film di Stefano Sollima è un'opera che merita di essere vista non solo per la sua trama avvincente, ma anche per la straordinaria rappresentazione di una Roma gotica e minacciosa. Un film che ci ricorda come il cinema possa trasformare e reinventare anche i luoghi più familiari, offrendoci nuove prospettive e emozioni.

lunedì 15 luglio 2024

Trump, da "presidente pazzo" a martire


L'attentato a Donald Trump di venerdì scorso rappresenta il tragico culmine di un clima di violenza che ha caratterizzato fin dagli inizi la sua ascesa politica prima e la sua presidenza dopo. L'ex "Presidente Pazzo" Trump è infatti solito ricorrere a una retorica tanto grossolana e infuocata quanto divisiva, che trae la sua forza alimentando tensioni sociali e politiche. 

L'ignobile assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021 è stato uno degli episodi più drammatici di questo clima, con sostenitori radicalizzati che hanno preso d'assalto il cuore della democrazia americana, ispirati e incoraggiati dalle sue deliranti parole.

Ora, con l'attentato contro di lui, si evidenzia come la violenza, una volta scatenata, possa facilmente sfuggire al controllo e rivolgersi contro chi l'ha fomentata. Questo tragico evento dovrebbe servire da monito su quanto sia pericoloso alimentare l'odio e la polarizzazione, dimostrando che il linguaggio violento può avere conseguenze devastanti non solo per la società nel suo insieme, ma anche per chi lo utilizza come strumento politico.

Purtroppo, politicamente, l'attentato potrebbe giovare alla sua campagna elettorale. La vittimizzazione e il martirio esibito come una bandiera potrebbero rafforzare la sua base di sostenitori e generare un'ondata di solidarietà e supporto. 

Non a caso, appena ferito, Trump ha già incitato nuovamente alla violenza, gridando «Fight!» più volte. Questo comportamento rischia di perpetuare il ciclo di violenza e odio, evidenziando ancora una volta i pericoli di una retorica incendiaria e irresponsabile.



giovedì 11 luglio 2024

1984 di George Orwell, mai così attuale

"1984" di George Orwell è un romanzo che, nonostante sia stato pubblicato nel 1949, mantiene una straordinaria attualità. Questo capolavoro della letteratura distopica esplora temi come la sorveglianza di massa, la manipolazione della verità e la repressione politica, che risuonano ancora oggi in modo inquietante.

La storia è ambientata in un futuro cupo, dominato da un regime totalitario che controlla ogni aspetto della vita dei cittadini. Il protagonista, Winston Smith, lavora al Ministero della Verità, dove la sua principale occupazione è riscrivere la storia per adattarla alla propaganda del Partito. Attraverso gli occhi di Winston, Orwell ci offre una critica potente e profetica delle dittature e della perdita delle libertà individuali.

Uno degli aspetti più attuali del libro è il concetto di sorveglianza pervasiva. Nel romanzo, il Grande Fratello osserva ogni mossa dei cittadini tramite telecamere e microfoni nascosti. Oggi viviamo in un'era in cui la tecnologia ha reso possibile una sorveglianza simile, se non peggiore, con governi e aziende che raccolgono dati personali su una scala senza precedenti. Questo parallelo con la realtà contemporanea solleva importanti interrogativi sulla privacy e sulla libertà.

martedì 9 luglio 2024

Only the Strong Survive, Bruce Springsteen

Puntuale arriva il momento per rockstar e popstar di incidere un album di cover. L'hanno fatto Phil Collins, Paul McCartney, perfino i nostrani Pooh e molti altri.

Di solito accade quando gli artisti arrivano, per citare il grande Lucio Dalla, "a una certa età". Forse entrano in gioco il fattore nostalgia, una certa inevitabile stanchezza compositiva, o magari la semplice voglia di divertirsi con la musica che ascoltavano in gioventù.

Forse è questa la chiave di ascolto per l'album Only the Strong Survive del "Boss" Bruce Springsteen pubblicato nell'autunno del 2022: divertirsi e, possibilmente, divertire il suo pubblico riproponendo a mò di lussuoso karaoke brani soul e r&b.

Certo, non sempre la sua voce, roca e graffiante, si sposa al meglio con brani lontani dalla sua vocalità e in quei casi si finisce per rimpiangere le versioni originali. È il caso ad esempio di Nightshift dei Commodores o della mitica Don't play that song di B. E. King.

Ma nel complesso l'album è piacevole da ascoltare, ben suonato e arrangiato con grande cura. Forse non ha lasciato il segno nella vasta produzione del grande cantautore (e gli ultimi album sono di livello notevole), ma rimane pur sempre molto al di sopra della maggior parte della musica di plastica contemporanea, a base di noiosi auto-tune e campionamenti furbastri a go-go.



lunedì 8 luglio 2024

Dolceroma, quando il sogno del cinema diventa incubo


Se siete alla ricerca di un film che vi faccia ridere, riflettere e che vi tenga incollati allo schermo dall'inizio alla fine, Dolceroma può rivelarsi una buona scelta.


Diretto con mano sicura da Fabio Resinaro, questo film italiano del 2019 riesce a combinare abilmente elementi di commedia, thriller e satira.


Trama e Personaggi


Il film narra le vicende di Andrea Serrano (Lorenzo Richelmy), un giovane scrittore squattrinato che finalmente vede realizzarsi il suo sogno quando uno spregiudicato produttore, interpretato magistralmente da un Luca Barbareschi in stato di grazia, decide di trasformare il suo romanzo in un film. 


Tuttavia, il sogno si trasforma presto in un incubo a causa dei capricci dello stesso produttore Oscar Martello, ma anche delle difficoltà legate alla realizzazione del film. Quando le cose prendono una piega drammatica, Andrea si ritroverà coinvolto in una serie di eventi tanto rocamboleschi quanto pericolosi.


Lorenzo Richelmy offre una performance convincente e carismatica nei panni di Andrea, riuscendo a catturare perfettamente le sfumature del suo personaggio: un giovane idealista costretto a fare i conti con un mondo cinico e spietato. Al suo fianco, Luca Barbareschi brilla nel ruolo del manipolatore e megalomane produttore Oscar, un personaggio che si ama odiare.


Regia e Sceneggiatura


La regia di Fabio Resinaro è impeccabile. Resinaro riesce a mantenere un ritmo serrato e incalzante, che non lascia mai lo spettatore annoiato. 


La sceneggiatura, scritta dallo stesso Resinaro insieme a Fausto Brizzi, è un perfetto esempio di come si possa raccontare una storia complessa con leggerezza e ironia. I dialoghi sono brillanti e taglienti, e le situazioni in cui si trovano i personaggi sono spesso surreali e divertenti, senza mai scadere nel banale.


Aspetti Tecnici


Dal punto di vista tecnico, il film è una vera gioia per gli occhi. La fotografia di Paolo Carnera è vivida e ricca di contrasti, catturando magnificamente le atmosfere della Roma contemporanea. 


Le musiche di Michele Braga aggiungono ulteriore profondità emotiva al film, accompagnando perfettamente le varie svolte narrative.


Tematiche e Satira


Uno degli aspetti più riusciti di Dolceroma è la sua capacità di dar vita a una satira efficace del mondo del cinema e, più in generale, del mondo dello spettacolo. Un tema peraltro che affronto nel mio piccolo anch'io, in un romanzo di prossima pubblicazione (incrociando le dita, s'intende).


La pellicola offre una critica pungente alle dinamiche del potere, alla superficialità dei media e all'ossessione per il successo. Questi temi sono trattati con intelligenza e umorismo, rendendo il film non solo divertente, ma anche stimolante dal punto di vista intellettuale.


Un film che merita


In conclusione, il film merita assolutamente di essere visto. Con la sua combinazione di humor, suspense e riflessione sociale, riesce a intrattenere e far riflettere allo stesso tempo. Grazie a un cast eccellente, una regia solida e una sceneggiatura brillante, Dolceroma si posiziona come uno dei film italiani più interessanti degli ultimi anni.


Al momento il film è disponibile, gratuitamente, sulla piattaforma streaming RaiPlay

domenica 7 luglio 2024

Addio a Pino D'Angiò


Ci ha lasciato oggi Pino D'Angiò. Il brano che lo rese celebre, Ma quale idea, del 1980, spopolò in radio per anni, diventando un tormentone ironico e divertente. Sorta di rap in chiave disco, presentava un testo autoironico ed estremamente divertente, alla Fred Buscaglione

D'Angiò ha regalato al suo pubblico un'ultima apparizione all'ultimo Festival di Sanremo assieme ai BNKR 44. Nella  serata dedicata alle cover, eseguirono assieme proprio la sua indimenticabile Ma quale idea.

Fece anche molta televisione in veste di conduttore. Seppur colpito nel corso degli anni da numerosi e gravi problemi di salute, fu anche doppiatore, attore e produttore musicale.

Ci mancherai, Pino.

sabato 6 luglio 2024

La crisi delle sale cinematografiche

L'Italia, con la sua storia, ricca d'arte e di cultura, ha sempre avuto un amore particolare per il cinema. Grandi maestri come Fellini, Pasolini, Visconti, Rossellini e Leone hanno contribuito a definire il cinema mondiale, mostrando la bellezza, la complessità e la passione dell'anima italiana. Eppure, negli ultimi anni, le sale cinematografiche del Bel Paese sono attraversate da un periodo buio, con numerose sfide che minacciano la loro esistenza stessa.

La digitalizzazione e lo streaming online

Una delle principali sfide per le sale cinematografiche è l'ascesa del digitale e dei servizi di streaming online. Piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, AppleTV+, Disney+, Paramount Plus (ma ce ne sono anche altre, a volte verticalistiche) offrono una vasta gamma di film e serie TV direttamente nelle case delle persone. Questa comodità, combinata con costi generalmente inferiori rispetto al biglietto del cinema, ha spinto molti a preferire la visione casalinga.

Costi Operativi Elevati

Le sale cinematografiche hanno costi fissi notevoli: affitto, personale, energia elettrica e manutenzione. Mentre gli introiti dei biglietti diminuiscono a causa della concorrenza dello streaming e di altri fattori, i costi rimangono invariati, erodendo i margini di profitto.

Le conseguenze perduranti della pandemia

La pandemia di COVID-19 ha colpito duramente il settore. Con il lockdown e le successive restrizioni, molti cinema hanno dovuto chiudere temporaneamente o, in alcuni casi, definitivamente. Anche quando sono stati autorizzati a riaprire, le capacità ridotte e la paura del contagio hanno fatto sì che meno persone si recassero fisicamente al cinema.

Il cambiamento culturale

Il modo in cui consumiamo i media sta cambiando. Le generazioni più giovani crescono in un mondo dove la visione su schermo grande non è l'esperienza definitiva che era per i loro predecessori. Questo ha portato ad una diminuzione della frequenza con cui si va al cinema.

Un appello per il sostegno

Nonostante queste sfide, le sale cinematografiche rimangono un luogo unico, dove la magia del grande schermo e l'esperienza collettiva di condividere emozioni possono ancora avere un impatto profondo. I cinema rappresentano un pezzo di cultura e storia italiana che meritano di essere salvati.

È dunque essenziale che i governi, le comunità locali e noi come individui sosteniamo le sale cinematografiche. Che si tratti di incentivi fiscali, eventi speciali o semplicemente di scegliere di vedere un film al cinema piuttosto che a casa, ogni piccolo gesto può fare la differenza.

La bellezza del cinema, dopo tutto, non è solo nelle storie raccontate, ma anche nel luogo in cui queste storie prendono vita: la sala cinematografica. Non lasciamo che questa esperienza diventi solo un ricordo del passato.

venerdì 5 luglio 2024

Mao II, il ruolo dello scrittore nell'era del terrorismo

Mao II di Don DeLillo, da sempre il mio scrittore preferito e che ho avuto la fortuna di ascoltare qualche anno fa alla Festa del Cinema di Roma curata da Antonio Monda - esplora il rapporto tra individuo e massa in un mondo sempre più dominato dallo strapotere dei media e, per altri versi, dal terrorismo internazionale. 

Bill Gray, un famoso scrittore che vive da autorecluso, viene risucchiato in un complotto terroristico che sfida le sue convinzioni sulla scrittura e l'impatto dell'artista sulla società. 

Con la sua prosa acuta e ricca di osservazioni, DeLillo affronta temi come la perdita d'identità, il potere dell'immagine e la manipolazione della realtà, offrendo una riflessione profonda e inquietante sulla condizione umana nell'era moderna.

Chi volesse approfondire l'argomento, trovate la recensione completa qui.


Don DeLillo (Nicolas Guerin/ Contour by Getty Images)


giovedì 4 luglio 2024

Azor, un thriller raffinato


Azor
è un thriller argentino del 2021, riuscito film d'esordio di Andreas Fontana. Ambientato nella Buenos Aires dei primi anni '80 durante il periodo della dittatura, il film narra l'avventura di un banchiere privato svizzero, Yvan De Wiel, che si reca in Argentina alla ricerca di un collega scomparso e per concludere un misterioso affare.

La pellicola si distingue per la sua atmosfera densa e opprimente, creata magistralmente attraverso una regia misurata e una fotografia raffinata. Fontana dimostra un'abilità unica nel costruire tensione e suspense senza ricorrere a espedienti banali, mantenendo lo spettatore in uno stato di continua apprensione.

Le performance degli attori sono notevoli, con Fabrizio Rongione che interpreta De Wiel in modo impeccabile, catturando la complessità di un uomo che naviga in un mondo di segreti e pericoli nascosti. L'interpretazione riservata e contenuta di Rongione è perfettamente in linea con il tono del film e aggiunge profondità e credibilità al personaggio.

Il film invita alla riflessione, mettendo in luce le sfumature morali e le ambiguità del potere e della complicità. La sua narrazione lenta ma costante permette di assaporare ogni momento, rendendolo una visione affascinante per chi ama i thriller psicologici e i racconti storici ben costruiti. 

Non credo di esagerare nel definire Azor una gemma cinematografica che merita di essere scoperta e apprezzata per la sua sofisticata narrazione e la sua impeccabile realizzazione.



martedì 2 luglio 2024

Libri da leggere a luglio

Piacevolmente implacabile, è tornata puntuale all'appuntamento la rubrica dei libri da leggere a luglio. Stavolta il tema conduttore, è proprio il caso di dirlo, è la musica, con un libro firmato da Luca Barbarossa (Cento storie per cento canzonie un altro che riguarda le strette connessioni tra musica e fantascienza, scritto da Maurizio Galli.

Ma ci sono anche romanzi e saggi di argomento letterario, per non farci mancare nulla.

Ogni libro offre riflessioni e letture avvincenti per il mese di luglio. Per maggiori dettagli, leggi l'articolo completo qui.



lunedì 1 luglio 2024

Triangle of Sadness, anzi di noia

Triangle of Sadness, film del 2022 diretto da Ruben Östlund, nonostante le ambizioni, non riesce a mantenere il ritmo né, ciò che è più grave, l'interesse dello spettatore. Inoltre la sua durata è davvero eccessiva, circa 150 (!) minuti, quando già dopo i primi 10 la noia si fa opprimente.

La trama, che prometteva una satira tagliente del mondo della moda e delle élite, si perde in una narrazione disordinata e personaggi poco sviluppati. I dialoghi spesso risultano forzati e le situazioni, che nelle intenzioni dovrebbero risultare satiriche o grottesche, appaiono più imbarazzanti che divertenti. Di certo mai comiche, anzi spesso irritanti.

I personaggi appaiono di nessun interesse per lo spettatore, il quale inesorabilmente è destinato a sprofondare nel sonno più profondo.

Anche la consueta bravura di Woody Harrelson, che offre una performance solida, non riesce a salvare il film dalla sua superficialità e presunzione. Un'opera insomma da evitare accuratamente e da dimenticare.

Sangue sulle mani di Trump

L’America piange l’omicidio di Charlie Kirk , influencer e attivista del movimento Maga e amico-consigliere di Donald Trump. Un delitto che ...