Mao II di Don DeLillo, da sempre il mio scrittore preferito e che ho avuto la fortuna di ascoltare qualche anno fa alla Festa del Cinema di Roma curata da Antonio Monda - esplora il rapporto tra individuo e massa in un mondo sempre più dominato dallo strapotere dei media e, per altri versi, dal terrorismo internazionale.
Bill Gray, un famoso scrittore che vive da autorecluso, viene risucchiato in un complotto terroristico che sfida le sue convinzioni sulla scrittura e l'impatto dell'artista sulla società.
Con la sua prosa acuta e ricca di osservazioni, DeLillo affronta temi come la perdita d'identità, il potere dell'immagine e la manipolazione della realtà, offrendo una riflessione profonda e inquietante sulla condizione umana nell'era moderna.
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