Nonostante la fama ingiusta che lo ha perseguitato, è tempo di rendere giustizia a John Carter. Questo film del 2012 è, a tutti gli effetti, un'opera di grande intrattenimento, un'avventura fantascientifica pulpy e divertente che merita di essere riscoperta e apprezzata per i suoi innegabili meriti.
La Disney non ha badato a spese, e il risultato è un kolossal che fa pieno sfoggio delle sue ambizioni epiche. Dimenticate le critiche sul flop al botteghino: quello che rimane è una produzione sontuosa.
Il film è ben girato dal regista Andrew Stanton (premio Oscar per l'animazione, qui al suo debutto live-action), che orchestra con maestria scene d'azione mozzafiato e combattimenti coreografici. Il ritmo è incalzante e non lascia spazio alla noia, catapultando lo spettatore in un'epopea spaziale dal sapore antico, ma con la potenza tecnica del cinema moderno.
Il grande dispiego di effetti speciali e CGI è uno dei suoi punti di forza più evidenti. Il pianeta Barsoom (Marte) è ricreato con un world-building affascinante e dettagliato: dalle città volanti alle vaste distese desertiche, fino alle creature aliene come i Tarki a quattro braccia, tutto è reso con una qualità visiva sorprendente e immersiva. Ancora oggi, a distanza di anni, gli effetti reggono benissimo il confronto, dimostrando una cura artigianale degna dei migliori blockbuster.
In sintesi, John Carter è un'avventura sci-fi/fantasy di prim'ordine, fedele allo spirito della classica letteratura di Edgar Rice Burroughs. È un film che non si prende troppo sul serio, offrendo puro e sano intrattenimento con un cuore avventuroso. Se non lo avete ancora visto, o se lo avete ingiustamente liquidato, dategli una possibilità: potreste ritrovarvi piacevolmente sorpresi.

