Con la scomparsa di Celso Valli la musica italiana perde uno dei suoi artefici più raffinati e silenziosi. Nato a Bologna nel 1950, Valli è stato il cuore invisibile di innumerevoli successi, un produttore, arrangiatore e compositore capace di fondere classicismo e modernità, pop e sinfonia, istinto melodico e rigore artigianale.
Formatosi tra musica classica e jazz, Valli ha attraversato i decenni con una versatilità rara, accompagnando l’evoluzione della canzone italiana e contribuendo, spesso in modo decisivo, al suo prestigio anche internazionale.
Il nuovo sound dei Matia Bazar
Indimenticabile il suo apporto ai Matia Bazar: fu lui a produrre e arrangiare l’album Melanchólia (1985), e in particolare il celebre singolo “Ti sento”, che segnò una svolta elettronica nella storia del gruppo. Un brano denso di pathos e tensione, sospeso tra synth e orchestra, in cui l’impronta di Valli è inconfondibile: strutture moderne, atmosfere complesse, intensità lirica e modernità inarrivabile.
Il sodalizio con Claudio Baglioni
Altrettanto determinante il lungo sodalizio con Claudio Baglioni, che vide Valli protagonista degli arrangiamenti di La vita è adesso (1985) – tuttora il disco più venduto della storia della musica italiana – e soprattutto di Oltre (1990), un progetto ambizioso e sperimentale che coniugava pop, world music e orchestrazioni sinfoniche. Senza la guida discreta ma decisa di Valli, questi album non avrebbero avuto la stessa forza espressiva.
Un’eredità enorme e discreta
Celso Valli ha firmato o impreziosito le musiche di artisti come Mina, Vasco Rossi, Ivan Graziani, Raf, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Giorgia, Il Volo, Renato Zero, Jovanotti. Ovunque passasse, lasciava un’impronta: un suono più pieno, un arrangiamento più arioso, un equilibrio perfetto tra istinto ed esattezza.
Alcuni dei brani che portano il suo tocco:
- “Ti sento” – Matia Bazar
- “La vita è adesso” – Claudio Baglioni
- “Oltre” – Claudio Baglioni
- “Strani amori” – Laura Pausini
- “Con te partirò” – Andrea Bocelli
Celso Valli era un artigiano del suono, un regista discreto della musica leggera italiana. Non cercava la ribalta, ma sapeva renderla luminosa per gli altri. In ogni sua produzione si percepiva un rispetto profondo per la musica e per l’ascoltatore.
Oggi, mentre il mondo della musica lo saluta con commozione, resta il suo lascito: un repertorio vasto e splendido che continuerà a emozionarci. Perché le sue note, come le grandi opere, non svaniscono: restano, e suonano ancora.