martedì 29 aprile 2025

Sting 3.0 Live: ritratto di una rockstar stanca

L'album Sting 3.0 Live, registrato nell'autunno del 2024 al The Fillmore di Detroit, durante il tour "Sting 3.0", che vede la rockstar affiancata da una formazione ridotta a trio, si presenta come un'occasione per riascoltare alcuni dei suoi più grandi successi. 

Musicalmente i brani sono eseguiti benissimo: la band è precisa, impeccabile, a tratti perfino troppo perfetta. Eppure il risultato finale è sorprendentemente deludente, e la responsabilità ricade proprio su Sting. 

L'artista settantatreenne, a dispetto dell'invidiabile forma fisica, appare spesso annoiato, quasi svogliato, come se fosse lui per primo a non credere più nelle canzoni che esegue. La voce, più roca e affaticata del solito, tradisce una stanchezza difficile da ignorare. 

È inevitabile pensare che Sting si sia legittimamente stancato di riproporre all'infinito il proprio repertorio, ma il suo distacco emotivo si traduce in uno show freddo, piatto, privo di slancio e passione. Sono molto lontani insomma i fasti dei mitici Police.



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