lunedì 16 settembre 2024

Aporia, un’idea promettente che si perde per strada

Aporia, film del 2023 diretto e sceneggiato da Jared Moshe, di recente approdato nel circuito home video, parte da un’idea intrigante: il film esplora le conseguenze etiche e personali del potere di alterare il passato. Un tema che, se trattato con cura, potrebbe dare vita a un’esperienza cinematografica carica di tensione e profondità. Tuttavia, nonostante questa premessa promettente, il film finisce per smarrirsi lungo il percorso, lasciando aperti troppi interrogativi e rivelando evidenti buchi di sceneggiatura. I paradossi temporali sono difficili da gestire, si sa. 

Dopo un inizio avvincente, in cui viene introdotto il dilemma morale al centro della storia, la narrazione diventa progressivamente confusa: le regole che governano il viaggio temporale o la manipolazione degli eventi sono trattate in maniera incoerente e approssimativa. Invece di approfondire i dilemmi esistenziali che si aprono, il film sembra indeciso sulla direzione da prendere, accumulando sottotrame che non vengono mai sviluppate a dovere.

Quello che infine resta allo spettatore è una sensazione di potenziale sprecato. Quella che avrebbe potuto essere un’opera affascinante e originale, si perde in una sceneggiatura troppo ambiziosa e poco curata, al netto di una realizzazione scarna e una regia minimalista. Niente effetti speciali, solo una bizzarra macchina del tempo post cyberpunk e un terminale vintage. 

Peccato, perché l’idea di partenza aveva tutte le carte in regola per essere un piccolo gioiello nel panorama della fantascienza contemporanea.

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