venerdì 18 aprile 2025

L'inutile visita di Meloni a Trump

Alla fine, l’unico risultato concreto della strombazzata visita di Giorgia Meloni al "presidente pazzo" Trump è stata la sua promessa – buttata lì, tra una stretta di mano e un sorriso di plastica – di venire in Italia per discutere (forse) dei famigerati dazi. 

Una promessa, si badi bene, fatta da una parodia di presidente, che è tutto fuorché affidabile e credibile. 

Ma ehi, per la propaganda governativa è bastata quella: Trump “verrà in Italia”! Nessuna data, nessun programma, nessun senso. Solo una frase detta per cortesia, magari mentre già pensava al prossimo post su Truth Social.

Intanto Meloni torna a casa esultante, come se avesse riportato a Roma i patti del Laterano. Zero risultati in politica estera, nessun beneficio per l’Italia, anzi. Nessun dossier davvero affrontato. Solo il solito teatrino di selfie, frasi altisonanti e una narrazione cucita su misura per un elettorato affamato di suggestioni e disinteressato ai fatti.  

È la geopolitica delle figurine: oggi una stretta di mano a Trump, domani forse una pacca sulla spalla di un altro leader sovranista. Tutto fa brodo, purché si possa spacciare per “leadership internazionale”. 

La realtà, però, è che Meloni non ha ottenuto nulla. O meglio: ha ottenuto esattamente quello che voleva. Una promessa inutile, una foto da sbandierare, e un’altra dose di propaganda da servire agli italiani come fosse diplomazia.

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