venerdì 13 dicembre 2024

The Artist

Nonostante abbia ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, non è difficile capire perché il film The Artist, diretto da Michel Hazanaviciuspossa lasciare insoddisfatti. La sua ambizione di omaggiare il cinema muto è certamente interessante, ma il film risulta artificioso e, a tratti, pretenzioso e tedioso.

La trama è prevedibile e manca di profondità: il declino di una star del muto di fronte all'avvento del sonoro è un tema già visto e viene trattato in modo banale, senza aggiungere nulla di nuovo. 

I personaggi principali, interpretati da Jean Dujardin e Bérénice Bejo, sono poco sfaccettati e si riducono a stereotipi: il protagonista vanitoso e la giovane promessa piena di vita. Anche se Dujardin offre una performance carismatica, la sua esagerazione nei gesti e nelle espressioni risulta più una caricatura che un omaggio al passato.

Inoltre, e affermo quanto segue da cultore del cinema muto, è proprio l'aspetto "muto" del film, che pure dovrebbe essere la sua forza, a sembrare più un espediente tecnico che un elemento narrativo davvero integrato. La colonna sonora, onnipresente, spesso soffoca le emozioni invece di accompagnarle, rendendo alcune scene inutilmente melodrammatiche.

Anche visivamente, il film non riesce a catturare del tutto il fascino del cinema muto classico: sebbene la fotografia sia curata, manca quel senso di autenticità che ci si aspetterebbe da un'opera che intende celebrare un'epoca ormai perduta.

Alla fine si direbbe che il regista fosse più interessato a compiacere i critici e i festival che a raccontare una storia autentica e coinvolgente. Il risultato è un film esteticamente raffinato ma emotivamente freddo, che annoia mortalmente.

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