Diretto da Tim Smit, il film Kill Switch (2017), da noi ribattezzato (vecchio vizio italico, quello di alterare i titoli) Kill Switch - La guerra dei mondi, poteva essere un'opera affascinante: un esperimento scientifico per salvare il mondo da una crisi energetica che prende una piega catastrofica.
Tuttavia questa premessa intrigante si perde in una narrazione confusa e poco chiara. La trama si aggroviglia tra pseudoscienza mal spiegata e intrecci narrativi che non riescono mai a decollare davvero e finiscono per annoiare.
A rendere ancora più pesante la visione è la scelta del regista di affidarsi quasi interamente al P.O.V. (Point Of View). Quella che poteva essere una trovata stilistica interessante si trasforma presto in un'esperienza noiosa e ripetitiva, simile a un videogame di lusso. Il P.O.V. infatti, usato così a lungo, non solo diventa banale ma riduce ogni senso di coinvolgimento, facendoci sentire più spettatori distaccati che protagonisti.
Non bastano una buona idea e qualche effetto visivo azzeccato a salvare la pellicola, che rimane un'occasione sprecata, un esperimento cinematografico che fallisce nel lasciare il segno.
