domenica 2 giugno 2024

Il cinema in sala fa flop


La crisi delle sale cinematografiche è un fenomeno complesso, accentuato negli ultimi anni dai cambiamenti nelle abitudini del pubblico e da una serie di flop significativi al botteghino di Hollywood e di casa nostra. 

Diversi fattori contribuiscono a questa situazione, tra cui la pandemia di COVID-19, che ha accelerato la transizione verso lo streaming e ha reso il pubblico più riluttante a tornare nelle sale. Inoltre la qualità e l'attrattiva di molte nuove uscite non sono riuscite a compensare questa tendenza.

Nel 2024 Hollywood ha visto una serie di delusioni al botteghino. Tra i flop più eclatanti c'è stato un altro film Marvel, Madame Web, che ha incassato solo 121 milioni di dollari a fronte di budget elevati e aspettative significative. Simile sorte è toccata a Ghostbusters: Frozen, con solo 201 milioni di dollari globali, e a Horizon: An American Saga, un ambizioso progetto in due parti di Kevin Costner che ha fallito nel catturare l'interesse del pubblico nonostante la fama del regista e attore.


Film come Arthur the King e Drive-Away Dolls hanno sofferto di un'accoglienza tiepida, sia da parte della critica che del pubblico. Arthur the King, nonostante la presenza di star come Mark Wahlberg e Simu Liu, ha incassato solo 31 milioni di dollari, ben al di sotto delle aspettative. Drive-Away Dolls, diretto da Ethan Coen, ha raggiunto appena 7 milioni di dollari a livello globale, segnando dunque un grave insuccesso.


Questo scenario è aggravato dal fatto che il pubblico preferisce sempre più guardare i film in streaming, attratto dalla comodità e dalla varietà di contenuti offerti dalle piattaforme digitali. Il modello di business tradizionale, basato su grandi uscite cinematografiche, arranca e non riesce ad adattarsi a questa nuova realtà.


La crisi delle sale cinematografiche è alimentata sia da cambiamenti strutturali nel comportamento dei consumatori che da una lunga serie di insuccessi commerciali. D'altronde la stessa esperienza della visione in sala non di rado è spiacevole, specie nelle multisale, caratterizzata com'è dalla presenza fastidiosa di spettatori intenti a consultare compulsivamente gli schermi ultra luminosi degli smartphone, a commentare ad alta voce, a dar calci agli schienali delle poltrone e ad appestare l'aria con secchi di pop-corn divorati con avidità.


Anche i gestori delle sale hanno le loro responsabilità, nel programmare proiezioni in orari dissennati di film considerati, spesso a torto, poco appetibili per il grande pubblico, o proiettando lo stesso film, considerato di cassetta, in più sale della stessa struttura. Nelle grandi città si pone anche il problema, non da poco, della difficoltà di parcheggio e degli orari di proiezione, spesso maldestramente punitivi.


Il mondo del cinema per tentare di riconquistare il pubblico e risollevarsi da questa difficile fase deve quindi necessariamente rivedere le proprie strategie, innanzitutto puntando su una maggiore qualità delle produzioni e magari offrendo in sala esperienze che non possano essere replicate in ambiente domestico.

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